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“Una sfida”, così durante la conferenza stampa di presentazione di Anteprima Novello Luigi Castelletti presidente di Veronafiere ha definito l’impegno assunto con l’acquisizione del Salone del Novello dalla Fiera di Vicenza nel 2007. “L’intento non è quello di inaugurare un nuovo filone fieristico focalizzato su un singolo prodotto– spiega Castelletti -, quanto quello di cogliere l’opportunità per dare visibilità al Novello che, al di là dei suoi piccoli numeri, rappresenta un patrimonio enologico non adeguatamente valorizzato.

Questi i numeri del Novello, monitorati da venti anni da Civiltà del Bere e presentati oggi da Pino Khail, direttore della storica testata: 11,15 milioni di bottiglie nel 2008 pari a 84 mila ettolitri (-4% rispetto al 2007), per un fatturato di quasi 52,52 milioni di euro. L’incidenza del Novello sulla produzione enologica nazionale è solo dello 0,18%, ma i prezzi spuntati per bottiglia sono di tutto rispetto e mediamente collocati a 4,71 euro, ma con punte di 8,50 euro. Principali regioni produttrici sono quelle del Nord con il 63,2% del totale nazionale, mentre il Centro è a quota 22,1% e il Sud al 14,6%.
Primo produttore il Veneto, che da solo produce oltre 3,86 milioni di bottiglie. Seguono il Trentino-Alto Adige con circa 1,45 milioni di bottiglie e la Toscana con 762 mila.

Su base regionale grandi bevitori di Novello sono i veneti, che “autoconsumano” il 53% della propria produzione, anche se percentualmente è in testa la Lombardia con il 93%, seconda la Sardegna (90%) e terzo il Lazio (82%), mentre in fondo alla classifica c’è il Friuli-Venezia Giulia con solo il 32%.
Secondo i dati Iri Infoscan Census, la Lombardia nel periodo novembre-dicembre 2007 è stato anche il primo acquirente di Novello nel canale della grande distribuzione, seguita dal Lazio, rispettivamente con quasi 2,3 e oltre 1,95 milioni di bottiglie, mentre il Veneto era al terzo posto. Dall’indagine di Civiltà del Bere risulta comunque che il 12% delle bottiglie varca i confini nazionali, in particolare verso Germania e Giappone.
Le cantine produttrici sono state quest’anno 246, sparse in tutta Italia. Molti i nomi di spicco dell’enologia nazionale che si dedicano anche alla produzione di Novello. Tra queste Cavit (Trentino), Zonin (Veneto), Gruppo Italiano Vini (Veneto), Banfi (Toscana), Sella & Mosca (Sardegna), Antinori (Toscana), Sartori (Veneto), Castello Monaci (Puglia).

“L’impegno assunto con Anteprima Novello – ha ribadito Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – è sicuramente importante, soprattutto in un momento come quello attuale di ripensamento di alcune strategie finora adottate dai vitivinicoltori italiani”. Per questo Veronafiere ritiene che il futuro del Novello possa essere garantito solo da un’alleanza con i produttori, per avviare insieme un progetto di riposizionamento che dia buoni frutti.
Dopo il boom dell’inizio, infatti, i produttori del Novello si sono ridimensionati da soli, entrando nella logica di produrre solo quanto richiesto dai vari canali distributivi nazionali, rinunciando a cogliere altre occasioni commerciali sui mercati esteri.

Il Novello, invece, deve essere anche per i consumatori degli altri Paesi “la risposta tutta italiana al fenomeno dei Beaujoles francesi”, come ha detto il ministro per le politiche agricole Luca Zaia nel suo video di saluto alla conferenza. “Grazie alla straordinaria ricchezza varietale, la nostra produzione – ha proseguito Zaia – non è relegata a una sola regione”, e questo rappresenta un cavallo di battaglia nella competizione internazionale.
La strada scelta per il rilancio del prodotto sul mercato italiano è quella comunicare al grande pubblico la modernità espressa dal Novello con i suoi bouquet freschi, fruttati e facili da cogliere, adatti alle nuove tendenze del bere giovane, non sempre impegnato con i grandi vini, ma pur sempre consapevole e alla ricerca della novità e del piacere. Per la promozione sui mercati esteri il Novello si avvantaggerà della macchina organizzativa di Vinitaly World Tour, che proprio a fine novembre tocca le più interessanti città dell’Estremo Oriente: il 17 in Giappone a Tokyo, fortemente interessata a questa tipologia di vino, e dal 19 al 22 in Cina, con tappe a Pechino, Shanghai e Macao.

Focus – Novello 2008: la carta d’identità
Produttori, 246
Incidenza su produzione italiana, 0,18% Produzione stimata, 11.150.295 bottiglie
Fatturato stimato, 52.517.889 euro
Incidenza sulla produzione enologica, 0,18%
Prezzo medio, 4,71 euro a bottiglia (il più alto è di 8,50 euro; il più basso è di 2,10 euro)
Export, 12%, 1.293.997 bottiglie (Germania; Giappone, Olanda, Austria, Francia, Belgio, Svizzera …)
Percentuale del consumo regionale, 62%

I dati – Novello 2008, produzione regione per regione
(regione, vini, bottiglie, Anno 2008)
Veneto, 75, 3.869.162
Trentino-Alto Adige, 10, 1.448.200
Emilia Romagna, 38, 762.233
Friuli-Venezia Giulia, 12, 633.000
Piemonte, 8, 234.000
Lombardia, 14, 100.500
Liguria, 1, 3.300
Toscana, 19, 1.311.900
Lazio, 22, 469.700
Abruzzo, 22, 276.800
Marche, 8, 208.500
Umbria, 1, 200.000
Puglia, 12, 584.000
Sardegna, 8, 572.000
Sicilia, 9, 422.000
Calabria, 1, 25.000
Basilicata, 1, 15.000
Campania, 1, 15.000
Totake Italia, 262, 11.150.295

Fonte: Civiltà del Bere

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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