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L’età è importante in amore? una domanda a cui da sempre il mondo cerca di dare una risposta e che, anche nella società moderna, dove molti tabù sono crollati, ancora divide le opinioni. Spesso è una domanda alla quale è impossibile rispondere. E proprio un amore “impossibile”, quello tra il maturo Ambruoso e la giovanissima Lorenzina, saprà rendere frizzante e imprevedibile “Lo Cerriglio ‘ncantato”, la cena-spettacolo teatrale e musicale portata in scena sabato 25 ottobre 2008 alle ore 21 al “Pompei Life”, dalla compagnia “Il trucco e l’anima”, per la regia di Ottavio Costa.

L’opera, liberamente tratta dalle opere di Gianbattista Basile e Miguel de Cervantes, si svolge con attori in costume d’epoca che agiscono tra i commensali nella riproduzione di una taverna napoletana del ‘600 (“lo Cerriglio”), sollecitando la partecipazione del pubblico agli eventi.

L’idea del regista Ottavio Costa nasce dall’incontro di due storie, distanti nella nascita ma vicine nel dipanarsi delle vicende. Nel 1615 due autori lontanissimi per stile e formazione, l’uno napoletano e l’altro spagnolo, scrivono due testi che affrontano, con tono buffo e scherzoso, temi affini e complementari tra loro: la passione di un uomo “maturo” per una ragazzina e i prevedibili esiti in caso di matrimonio.

Gianbattista Basile (il celebre autore de “Lo cunto de li cunti”) ne “Lo vecchio ‘nnammurato” racconta di Ambruoso, un anziano benestante che ha perso la testa per la giovanissima Zeza e per questa insana passione viene sbeffeggiato dai suoi amici. Nel contempo, Miguel de Cervantes scrive l’intermezzo “Il vecchio geloso”, in cui si narra del vecchio Canniccio e della sua giovane moglie Lorenzina che, soffrendo per l’inevitabile “freddezza” del suo matrimonio, riceve (non senza esitazioni) l’aiuto di una vicina che le offre una “soluzione” al problema.

Lo spettacolo della compagnia “Il trucco e l’anima”, approfittando della singolare coincidenza tematica, nasce dall’incontro di queste due storie, arricchita da altre fonti testuali comiche del ‘600 napoletano. L’azione si svolge idealmente nel “Cerriglio” la famosa taverna seicentesca animata da quella varia umanità popolare che brulicava nella Napoli del viceregno spagnolo.

Ancora un appuntamento con lo spettacolo e la cultura, dunque, per il centro turistico “Pompei Life” che si conferma salotto culturale e luogo privilegiato per la circolazione delle idee. La struttura di via Duca d’Aosta a Pompei ha ospitato fino al 22 ottobre scorso la mostra fotografica e multimediale “O’ Scià – Odori, Suoni, Colori d’Isole d’Altomare” promossa dal cantautore Claudio Baglioni e patrocinata dalla città di Pompei. La mostra, interamente dedicata al tema dell’immigrazione e dell’integrazione razziale, ha suggella la collaborazione tra la Città di Pompei e l’artista romano, da sempre attento alle problematiche del dialogo tra le diverse culture.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

Un pensiero su ““Lo Cerriglio ‘ncantato”, cena-spettacolo teatrale a Pompei Life”
  1. Complimenti per l’iniziativa, io mi sono dedicato “anima e corpo” a Salvatore Di Giacomo musicandone un gran numero di poesie tra cui quella dedica alla “Taverna del cerriglio”, non ancora da me incisa e non facente parte del Cd “cantaTore” da me prodotto. Ancora complimenti e auguri per le ulteriori iniziative culturali che spero possano trovare sempre più estimatori e seguaci, Celeste Conte

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