E’ stata presentata a Milano, all’interno del ristorante Trussardi alla Scala, l’edizione 2009 della guida Michelin. Premiata la nuova generazione di giovani chef. Un cambio generazionale, qualche esclusione eccellente e tante sorprese. La nostra regione ne esce felice (Felix): premiata la qualità della sua ristorazione, seguendo la scia delle altre guide già pubblicate fino ad ora. Trionfano i giovani chef campani. Prima stella a Lino Scarallo di Palazzo Petrucci; a Rocco Iannone di Pappacarbone (Cava de’ Tirreni); a Raffaele Vitale di Casa del Nonno 13 (Mercato San Severino); a Paolo Barrale di Marennà (Sorbo Serpico). Doppia stella per Gennaro Esposito de La Torre del Saracino (Vico Equense) e Oliver Glowig de L’Ulivo del Capri Palace.
La Campania esce rafforzata dalle stelle Michelin premiando, in questo modo, soprattuto qualità e innovazione con uno sguardo non distratto alla tradizione.
Due Stelle Michelin
Torre del Saracino – Vico Equense (NA) | Anche la Michelin ratifica il trionfo della cucina mediterranea di Gennaro Esposito, già portata al N.1 dalla guida del Gambero Rosso. Nessuno ha fatto come lui nel 2008.
L’Olivo – Capri (NA) | l E’ il ristorante del Palace Hotel Capri, prima stella nel 2004. Ambiente elegante, spettacolare vista mare, è il genere di locale che, cucina a parte, piace molto alla Michelin. Ma la cucina non è “a parte”, anzi, la stampa considera Oliver Glowig il fiore all’occhiello della nuova nidiata di cuochi campani. Lui che evidentemente, campano lo è di adozione (leggi approfondimento).
Una Stella Michelin
Pappacarbone – Cava de’ Tirreni (SA) | Premiata la cucina del cuoco Rocco Iannone, definitita: “cinematica”, da Stefano Caffarri. Pesce ad alto livello, uso sapiente delle erbe, la stella premia una delle cucine più sorprendenti del 2008.
Casa del Nonno 13 – Mercato San Severino (SA) | Il nome del locale nasce dal fatto che il ristorante fù ricavato nell’abitazione del nonno della proprietà e sito per l’appunto in via Caracciolo n. 13.
Palazzo Petrucci – Napoli (NA) | Per l’Unesco il palazzo è patrimonio dell’umanità, sottolineato dall’eleganza ricercata di questo locale che in un paio d’anni grazie alla “visione” del proprietario Edoardo Trotta, e alla cucina di Lino Scarallo, ex “La Maschera” di Avellino, è arrivato alla prima stella Michelin. Per gli appassionati, si trova nella stessa piazza della celebre pasticceria Scaturchio.
Marènna – Sorbo Serpico (AV) | La loro specialità dichiarata la minestra maritata e l’uovo in purgatorio. Marennà è il ristorante di Feudi di San Gregorio, significa, in vernacolo, fare la merenda. La “marènna”: dal latino “merere”. Qualcosa che doveva essere meritato. Un’occhio attento al territorio irpino che si definisce innovativo, seguendo la tradizione.
dopo aver pranzato sia alla torre del saracino sia alla casa del nonno 13, sono molto contento dei premi assegnati dalla guida michelin, in particolare a gennaro esposito, in quanto sia il locale sia l’alta ricerca dei sapori sono davvero ad altissimo livello.Anche la casa del nonno 13 merita in pieno il premio, ottima la cucina ed accogliente e rilassante l’antico locale.